Favola metropolitana
Dopo la straordinaria partecipazione a “007 Spectre” con un suo cameo, Lanzetta ritorna on the stage
«Zia Titina sta come una pazza per via dell’Isis. L’altro giorno era nel supermercato quando è entrato un ragazzo con la barba, un po’ scuro.
Subito si è diffuso il panico. Una signora che non si fa mai i fatti suoi ha cominciato a urlare: “Fujite, fujite… ‘e terroristi…”.
In un lampo non si è capito più niente […].
Una signora ha gridato: “Ce fanno fa’ ’a fine d’’e zoccole…”.
Allora un’altra signora che era presente a voce alta dice:
“Signò… vuje già site zoccola, ’o sanno tutte quante… ve site fatte a mezzo condominio!”. Apriti cielo! […]».
Giggino l’elettrauto è scuro di carnagione e con la barba nera.
Un giorno è lì che fa la spesa quando viene scambiato per un terrorista.
Ritenuto potenzialmente pericoloso, viene trascinato in Questura: «Risultava una somiglianza bestiale con un Foreign Fighter che si chiamava Abdul Abdal Abdel Abdol Luigi, nato ad Aleppo e residente a Caivano, in via delle Rose […]».
Zia Titina e l’Isis ci restituisce un Lanzetta delle origini, il “one man show”, il “Lenny Bruce napoletano”, in un testo esilarante e satirico in cui l’artista racconta l’attualità del mondo con il disincanto e la feroce ironia della sua città. «Si tratta di una favola metropolitana che mischia zia Titina con la paura del nuovo terrore. Si parte da un discount e si arriva a improbabili trattative con i premier Hollande e Merkel, coinvolgendo le Intelligence di mezzo mondo, passando per Céline Dion, Gloriana, i migranti, Tsipras, le frontiere chiuse, la squadra del Napoli e un misterioso pastore tedesco. Insomma, tutto quanto è accaduto nella cronaca degli ultimi mesi…», racconta Lanzetta.
Con uno stile unico e inconfondibile, l’autore mette a nudo la psicosi da attentato e la diffidenza nei confronti del “diverso”, mostrando, con acume e leggerezza a un tempo, gli effetti devastanti del panico che si è generato negli ultimi tempi a qualsiasi livello, e come questo possa essere respinto con il candore di un’eroica zia Titina.
Peppe Lanzetta
Formato:Formato 120 x 185
Pagine 68
978-88-7937-730-0