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La Trama




Due bande di ragazzi di periferia. Sulla scena ne vedremo una sola. Si sono dati dei nomi mutuati dalle notizie che arrivano dalla televisione: la banda degli ebrei e quella dei palestinesi. sul palco agirà quella dei palestinesi: sei ragazzi e due ragazze. I maschi sono rapati sull’onda della rabbia e suggestione maghrebina.La periferia come mondo. Il mondo come periferia. Le bande rappresentano la strada, l’esterno, l’apertura al mondo.L’interno invece

è rappresentato dalla storia della Maga Aurora e di suo figlio Carlo abbandonato dal padre.
La maga Aurora in realtà è una donna disperata che per proteggere il figlio e  non fargli mancare  niente, si trova coinvolta in un percorso di malavita: lavora per un clan e presta soldi a strozzo.La vedremo ciò nonostante alle prese con la sua vicina, la signora Torre, tipica comare di basso napoletano  ossessionata dalle guerre, dalla corsa agli armamenti, dagli scandali finanziari e quant’altro. E’ un susseguirsi di gang fra le due donne, afflitte da problemi quotidiani che commentano come paradigma degli eventi internazionali. Nel frattempo tra le due bande succede un fatto insolito: uno dei ragazzi per venti euro si è venduto la lavatrice di sua madre ad uno della banda opposta. Scatta quindi l’allarme: la signora Dora come laverà i panni? Quindi tocca allertarsi, la lavatrice dovrà tornare lì dov’era. Nella scena del recupero della lavatrice ci scappa il morto.
E questa scena è l’unica in cui l’esterno (la banda) si incrocia con l’interno (casa della maga, con vicina).
Nel frattempo il figlio della Maga (iper protetto da sua madre) ha cominciato a delinquere e si è ficcato in una storia di clan anch’egli.
Ma inconsapevolmente è in un clan rivale a quello di sua madre……….

NOTE DELL'AUTORE:
Come  se Brecht  si facesse un bagno nelle acque melmose del Volturno e lì vi incontrasse per caso o per amore Raffaele Viviani. Due livelli scenici: uno interno e uno esterno. L’interno vede una mamma abbandonata dal marito che per proteggere il figlio si affilia ad un clan, ma per lui è solo la mamma che fa le carte, i tarocchi, insomma una maga. Personaggi di contorno: una vicina petulante e assillata dall’odio per Bush, un boss, una cliente che si fa leggere le carte, il figlio della maga che sogna di fare il pugile. L’esterno vede una banda di ragazzi di periferia che si sono soprannominati i Palestinesi e parlano (senza capire il senso) della banda rivale degli Ebrei. Uno dei Palestinesi per venti euro che gli servono per comprarsi una dose di kobrett si vende la lavatrice di sua madre a uno della banda contraria, da qui il diktat di recuperare a tutti i costi la lavatrice: “se no la signora Dora i panni come li lava più?”  Metafora di un bene e male antichi quanto il mondo, mito su mito, Medea e sceneggiata postmoderna, commedia e tragedia, morte che arriva catartica a far riflettere sulla nefandezza di cui è capace l’uomo.

Peppe Lanzetta

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L'OPERA DI PERIFERIA 

Commedia musicale di PEPPE LANZETTA 

con Cristina Donadio
e con (in ordine alfabetico):
Carla Avarista, Felice Avella, Giusi Barone, Romolo Bianco, Antonello De Rosa, Rosanna Di Palma, Marco Esposito, Patrizio Esposito, Alessandro Gagliardi, Antonio Grimaldi, Vincenzo Musella,Salvatore Ruocco, Emmanuela Serrone, Antonio Solito

Regia  di Pasquale De Cristofaro
Musiche di Massimo Severino - web site www.massimoseverino.com

ASCOLTA "BRONX NAPOLETANO" tratto da "L'opera di periferia"

Coreografie  di Aurelio Gatti
Scene di Alessandra Bruno   
Costumi di Maria Grazia Nicotra
Aiuto regia di Antonello De Rosa

Una produzione Teatro Studio, I ragazzi del Bronx, Regione Campania
Lo spettacolo è stato in cartellone al TEATRO PARIOLI di Roma
Dal 10 aprile al 22 aprile 2007

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NAPOLI
TEATRO
FESTIVAL

6-29 GIUGNO 2008

Peppe Lanzetta sarà presente all'edizione 2008 del
NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA

 

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